
1. Un pellegrinaggio alle sorgenti della fede, questo è la quaresima: un pellegrinaggio verso la Pasqua, un ritorno alla freschezza del battesimo. Siamo di fronte ad un tempo benedetto grazie al quale la vita può essere sempre nuova, mai uguale a se stessa. Un tempo che può aprirci ad una sempre nuova primavera, ad un nuovo inizio. E Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di sapere che malgrado tutto le cose possono cambiare. In fondo, quello che distrugge la vita umana non sono gli insuccessi, le fragilità, i peccati, … quanto l’incertezza del poter ricominciare, del poter rimettere la palla al centro, di sentire una parola sicura di perdono. Dunque la quaresima si presenta come un cammino, un pellegrinaggio, che ha bisogno di ascesi, di essenzialità, di purificazione rispetto agli appesantimenti che il peccato porta con sé. Ma l’importante è non stare fermi, l’importante è muoversi, l’importante è camminare. Accompagnati e sostenuti da strumenti comunitari ed individuali.
2. Comincerei con gli strumenti comunitari che riassumerei attorno a tre capitoli:
- l’Eucaristia domenicale – da custodire con particolare gelosia – con le figure che ritornano ogni anno (le tentazioni, la samaritana, Abramo, il cieco nato, Lazzaro) che quest’anno legheremo ai momenti che caratterizzeranno le diverse settimane di quaresima (gli esercizi spirituali, la via crucis guidata dall’Arcivescovo, la visita del Papa)
- gli esercizi spirituali della prima settimana, saranno quasi un prolungamento del rito delle ceneri, per tornare a sottometterci alla Parola di Dio, per tornare ad una sapienza capace di farci aderire alla nostra realtà (ricordati che sei polvere …) e dunque di farci vivere con saggezza rinnovata una vita sempre più umana
- i venerdì della Parola: secondo la tradizione ambrosiana nei venerdì di quaresima non si celebra l’eucaristia; questo “digiuno” viene riempito con un sovrabbondante ascolto della Parola di Dio; così alle 8.30 e alle 15.30 celebreremo la via crucis per ascoltare e contemplare la Parola della Croce di Gesù; alle 18.30 invece pregheremo i Vesperi che nei venerdì di quaresima prevedono un ampio ascolto della Parola di Dio
- i venerdì di decanato che ruoteranno attorno al tema della croce e che sarà al centro della nostra preghiera nella via crucis col Cardinale Scola del 15 marzo (v. programma allegato).
3. Ma il cammino quaresimale si deve avvalere anche di strumenti individuali che proverei a riassumere così:
- la confessione pasquale: sarebbe bello potere iniziare e terminare il tempo quaresimale ponendoci sotto la misericordia del Padre, per arrivare a celebrare la Pasqua al termine di un vero cammino di rinnovamento
- il digiuno e la carità: al di là di ogni formalismo, il senso del digiuno quaresimale si lega all’esperienza di ciascuno di noi e ai rami secchi bisognosi di potatura affinché l’albero cresca in modo più rigoglioso; ma il digiuno per un cristiano non è mai fine a se stesso, ma sempre finalizzato a rendere la carità più generosa e pronta; come Parrocchia aderiremo ad un progetto di solidarietà internazionale proposto dalla nostra Diocesi che trovate descritto nelle pagine di questo Notiziario
- un libro per nutrire la mente e il cuore; ne suggeriamo alcuni che potrete trovare in “buona stampa” e commentati brevemente in queste pagine.
4. L’ultimo passo. Se la quaresima è un pellegrinaggio verso la Pasqua allora deve portarci a celebrare i misteri centrali del cristianesimo nella Settimana Santa. Per meglio introdurci a questi giorni proponiamo, per il pomeriggio della Domenica delle Palme, un ritiro a Triuggio, per giovani e adulti. Seguirà il programma. Con i miei più vivi auguri di vivere questi santi giorni in modo appassionato e ricco di frutti.
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