
Domenica 28 ottobre circa 80 ragazzi e ragazze di prima media riceveranno il sacramento della Confermazione che porta a compimento quello che chiamiamo il percorso di Iniziazione Cristiana, iniziato col Battesimo e proseguito con la messa di Prima Comunione.
Non nascondiamo la compresenza di due sentimenti: la soddisfazione per un cammino che raggiunge una tappa importante e la preoccupazione per il “dopo”. Che ne sarà di questi ragazzi dal punto di vista della loro partecipazione alla vita della comunità cristiana? Che occasioni avranno per continuare la loro crescita nella fede? Chi – tra gli adulti che li accompagneranno nel loro diventare grandi – li aiuterà a sentire la vita come vocazione e dunque a rispondere a questa chiamata? Per dirla con una battuta: come far sì che la Cresima non diventi il sacramento dell’addio?
Intuiamo tutti che buona parte di queste domande rimandano a noi adulti e al nostro modo di pensare alla fede come a cosa da grandi. Una fede che ci deve interpellare e un po’ mettere in crisi, nel senso di mettere in discussione l’immagine di credente adulto che restituiamo ai nostri ragazzi.
Dunque festeggiamo pure in occasione delle Cresime del 28 ottobre, ma permettiamo a questo evento di provocarci come adulti credenti. Ce lo chiede la nostra coerenza di educatori. Ce lo chiedono i nostri ragazzi.