
Sono disponibili online le date del cammino di Pastorale Giovanile che sta per iniziare in questo mese di novembre e prevede anche la proposta degli esercizi Spirituali nel tempo di Avvento.
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Esercizi Spirituali per giovani: un’occasione per iniziare a vivere al meglio il tempo dell’Avvento e prepararsi ad accogliere la venuta di Gesù tra noi.
Il termine Avvento deriva dalla parola “venuta”, in latino adventus. Il vocabolo adventus può tradursi con “presenza”, “arrivo”, “venuta”. Nel linguaggio del mondo antico era un termine tecnico utilizzato per indicare l’arrivo di un funzionario, la visita del re o dell’imperatore in una provincia. Ma poteva indicare anche la venuta della divinità, che esce dal suo nascondimento per manifestarsi con potenza, o che viene celebrata presente nel culto. I cristiani adottarono la parola Avvento per esprimere la loro relazione con Cristo: Gesù è il Re, entrato in questa povera “provincia” denominata terra per rendere visita a tutti; alla festa del suo avvento fa partecipare quanti credono in Lui. Con la parola adventus si intendeva sostanzialmente dire: Dio è qui, non si è ritirato dal mondo, non ci ha lasciati soli. Anche se non lo possiamo vedere e toccare come avviene con le realtà sensibili, Egli è qui e viene a visitarci in molteplici modi.
L’Avvento da sempre è vissuto come il tempo dell’attesa della venuta di Dio, che viene celebrata nei suoi due momenti: la prima parte del tempo di Avvento invita a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo; poi, avvicinandosi il Natale, la seconda parte dell’Avvento rimanda al mistero dell’Incarnazione e chiama ad accogliere il Verbo fatto uomo per la salvezza di tutti. Ciò è spiegato nel primo Prefazio di Avvento, ossia la preghiera che “apre” la liturgia eucaristica all’interno della Messa dopo l’Offertorio. In essa si sottolinea che il Signore «al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana, portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza». E poi si aggiunge: «Verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa».
L’Avvento è poi tempo di conversione, alla quale la liturgia di questo momento forte invita con la voce dei profeti e soprattutto di Giovanni Battista: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 3, 2). Infine è il tempo della speranza gioiosa che la salvezza già operata da e le realtà di grazia già presenti nel mondo giungano alla loro maturazione e pienezza, per cui la promessa si tramuterà in possesso, la fede in visione, e «noi saremo simili a lui e lo vedremo così come egli è» (1 Gv 3, 2).
Iniziare questo tempo così forte e significativo con tre sere di Esercizi Spirituali che verranno proposti a tutti i giovani della nostra Diocesi e che per la nostra zona pastorale si terranno presso la Chiesa di San Carlo, è un’opportunità grande che viene data a ciascuno di loro per iniziare a prepararsi ad accogliere la venuta di Gesù nel mondo, per approfondire la relazione con Gesù, sostenendo al tempo stesso la loro volontà di conversione e di essere nel mondo portatori di gioia soprattutto nei confronti di tanti loro coetanei che, in apparenza, sembrano essere distaccati e indifferenti alla proposta cristiana.
Ogni serata sarà caratterizzata dalla celebrazione della Parola accompagnata dalla predicazione; non mancheranno ai giovani il tempo ed il modo di riprendere e meditare quanto proposto loro dal predicatore don Mario Antonelli, illustre teologo e Vicario Episcopale per l’Educazione e la Celebrazione della Fede, attraverso momenti di silenzio e preghiera.
Il nostro desiderio è che i giovani, fortificati dall’ascolto della Parola di Dio, trovino così la forza ed il coraggio per essere testimoni sempre più autentici della loro fede in Gesù all’interno delle sempre più complesse dinamiche relazionali che li vedono quotidianamente protagonisti nell’attuale contesto sociale. Dopo la celebrazione della Redditio Symboli, gli Esercizi Spirituali di Avvento costituiscono anche un ulteriore passo del cammino che ci aiuterà a far tesoro, dei frutti del Sinodo dei Vescovi sui giovani.
L’intera comunità cristiana si sentirà coinvolta in questo cammino incontro al Signore che viene, sostenendo con simpatia e attraverso la preghiera personale quei pochi o tanti giovani, questo non è importante, che con serietà e determinazione si metteranno alla ricerca del volto del Signore, consapevoli che Lui solo è il vero protagonista della storia ed è colui che continua a chiamare gli uomini e le donne del nostro tempo alla sua sequela.