
Non nascondiamoci dietro ad un dito: le scuole paritarie a livello nazionale stanno vivendo giorni di grande trepidazione. Stime autorevoli immaginano che – in assenza di significativi sostegni a livello statale – il 30% di tali scuole potrebbe non riuscire a riaprire il prossimo mese di settembre a causa della crisi economica legata al coronavirus.
Sono ancora molto incerte le indicazioni ministeriali relative al prossimo anno scolastico. Non ci è chiaro ancora “come” faremo scuola, con quali regole, in presenza o in remoto, potendo utilizzare le mense scolastiche o dovendo consumare pasti monoporzione direttamente sui banchi della classe. Se il prossimo anno scolastico fosse immaginato come una gara di cucina, ad oggi non sappiamo nemmeno con quali ingredienti dovrà essere realizzata.
Malgrado questo, posso assicurare che i nostri insegnanti e il personale non docente sono animati da sentimenti di determinazione ed ostinazione che si fondano su tre pilastri.
Anzitutto il rispetto di una storia secolare che non possiamo cancellare con un colpo di spugna, una storia che ha visto la Scuola Santa Caterina sempre amata ed apprezzata malgrado i cambiamenti cui è stata sottoposta.
Il secondo pilastro della nostra ostinazione riguarda l’amore per la cultura e per la cultura illuminata dal Vangelo. E’ nostra convinzione che si pongono le basi di un domani migliore anzitutto fornendo coloro che ne saranno protagonisti di criteri di interpretazione della realtà lucidi e plasmati dalla Parola di Gesù, l’unica in grado di rendere l’uomo più uomo.
C’è poi un terzo pilastro che motiva la nostra cocciutaggine nel volere affrontare anche queste ultime sfide: il desiderio di incontrare come comunità cristiana bambini, ragazzi e loro famiglie che probabilmente non riusciremmo mai ad intercettare attraverso i canali della pastorale ordinaria. Bambini e famiglie lontani o assenti dal mondo ecclesiale, ma che alla chiesa riconoscono la serietà e la competenza per una formazione scolastica di qualità.
Che cosa ci sentiamo di promettere alle famiglie che in queste settimane hanno rinnovato la fiducia nella nostra scuola, malgrado le incertezze di cui si diceva?
Anzitutto vogliamo assicurare una non spenta passione educativa capace di scatenare ogni fantasia per innovare ed adattare il nostro modo di fare scuola.
Promettiamo contestualmente – o meglio rinnoviamo – un rigore amministrativo che gestisca con serietà quanto le famiglie ci affidano in termini economici, anche per poter rispondere a quanti non potrebbero permettersi la retta di una scuola paritaria.
Infine, promettiamo una animazione spirituale in grado di rendere il corpo insegnante e le famiglie stesse consapevoli della straordinarietà della missione educativa nella edificazione di un mondo secondo il Vangelo.
Grazie allora agli insegnanti per il lavoro spesso improbo e carico di tensioni e di ansia degli ultimi mesi. Ma grazie a tutti quei genitori che – malgrado il momento così difficile – hanno ritenuto di investire sulla Scuola Santa Caterina, sia in termini di fiducia, che in termini economici. E allora buon riposo a tutti. Settembre è già domani.
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