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Immacolata concezione della Beata Vergine Maria
- Non è stato solo Giovanni Battista a “preparare” il terreno perché il Messia potesse trovare un fazzoletto di mondo pulito dove poter piantare la sua tenda. Anche Maria è stata una collaboratrice di questa preparazione e la festa che oggi celebriamo ce lo racconta con un linguaggio poetico ed affascinante.
- L’Immacolata Concezione di Maria cominciò a girare nella riflessione della Chiesa fin dal 1439 – concilio di Basilea – ma fu dichiarata verità di fede l’8 dicembre 1854 a dire che quanto contenuto nelle Sante Scritture non è un sistema chiuso, ma lascia all’intelligenza della fede la possibilità di cogliere aspetti non così immediatamente evidenti. Certo, il linguaggio è lontano alla nostra sensibilità odierna, ma potremmo dire che la Chiesa ritiene che tutta la vita di Maria di Nazaret, per dono di Dio, sia stata all’insegna di una bellezza sconfinata, a prova di offuscamenti. Pensate: già gli antichi rabbini ritenevano che l’Adamo delle origini, cioè l’essere umano di tutti i tempi e di ogni latitudine, era rivestito di luce; ma questa bellezza luminosa fu nascosta e ricoperta dalla pelle dell’essere umano a causa del peccato. I saggi di Israele ritenevano che alla venuta del Messia la tunica di pelle cadrà per far posto all’incanto dell’inizio e la nuova persona sarà l’Adamo di luce. A dire che la nostra missione, la nostra vocazione hanno come scopo quello di liberare la luce che Dio ha posto in ciascuno, frantumando il guscio di argilla rappresentato dal nostro vivere superficiale ed egoistico che lo nasconde. Ebbene, l’Immacolata sta a mostrare una breccia di luce, sta ad aprire una fessura da cui intuire la bellezza sepolta in ogni creatura.
- Che la questione non riguardi solo Maria appare chiaro dalle parole di Paolo agli Efesini quando parla del progetto di Dio sull’essere umano che “è stato scelto prima della creazione del mondo per essere santo e immacolato di fronte a Lui nella carità, predestinandolo ad essere figlio adottivo mediante Gesù Cristo” e se figlio anche “erede”. Un uomo che “è stato colmato gratuitamente di ogni dono”, così come Maria che si deve rallegrare perchè “piena di grazia” cioè “ricolmata da Dio di ogni suo dono”.
In Maria nessuno di questi doni è stato perduto, ma anche noi li abbiamo ricevuti e attendono di essere accolti e fatti fruttificare sull’esempio della giovane di Nazaret.
- Che cos’è la vita cristiana, o meglio quando possiamo dire che inizia la fede cristiana? Non certo quando si cominciano a fare certe cose, ad obbedire a certi precetti. La vita di fede comincia quando ci si comincia a rendere conto che, malgrado la miseria del nostro peccato, ciascuno di noi è stato fatto oggetto di questi doni immeritati, di questo pensiero, di questo progetto da parte di Dio, di questa predestinazione. Dunque, la fede cristiana ha bisogno anzitutto di uno sguardo di fiducia, uno sguardo positivo. Non si è cristiani per paura delle fiamme dell’inferno, ma per lo stupore di essere stati fatti eredi della vita di Dio. E da questo stupore la disponibilità a fidarsi di Dio, malgrado tutto, ad aprirgli quando bussa alla nostra porta. Come ha fatto Maria che prima ha ricevuto l’annuncio, la notizia, e successivamente ha detto di sì permettendo ai doni di Dio di esplodere nella bellezza della sua vita.
- Una ultima nota credo interessante. Quando la Chiesa ha cominciato a celebrare questa festa della Immacolata Concezione di Maria ha individuato la data dell’8 dicembre, nove mesi prima della festa della sua natività, celebrata l’8 settembre. Il numero 8 – per i cristiani dei primi secoli – parlava del cominciare di qualcosa di assolutamente nuovo. Se per il mondo ebraico Dio aveva creato il mondo in sette giorni (secondo una settimana che si concludeva con il sabato, giorno di riposo), la resurrezione di Gesù avvenuta il primo giorno della settimana (che abbiamo chiamato domenica), dunque l’8° giorno, aveva dato il via ad una nuova creazione, ad un mondo nuovo. Di questo mondo nuovo Maria fu l’alba, la prima luce, l’anticipazione più affascinante. Per questo, il suo venire al mondo, con il concepimento e poi con la nascita, doveva essere caratterizzato dal numero 8 che troviamo in questo giorno di festa che anticipa la festa del Natale di Gesù. Anche noi, col nostro battesimo, siamo entrati in questo mondo nuovo. La nostra vita cristiana sia il segno della scoperta entusiasmante di quanto il nostro Dio si aspetta da noi.
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